ABBIGLIAMENTO ALTA VISIBILITÀ

Indumenti Alta Visibilità: Normativa e Obblighi

Gli indumenti alta visibilità classe 3 sono obbligatori quando la luminosità è scarsa o per prevenire incidenti causati dalla presenza di veicoli in movimento. Tra le situazioni più a rischio troviamo lavori ferroviari e stradali, lavori aeroportuali e servizi di emergenza. La normativa di riferimento è la UNI EN ISO 20471, in vigore dal 2 febbraio 2017, che ha sostituito la versione del 2013. In alcuni settori, l’abbigliamento deve essere certificato secondo questa norma, che specifica tutti i requisiti per garantire la visibilità dei lavoratori in ogni condizione di luce. Colori diversi dal giallo e arancione potrebbero non fornire una visibilità adeguata.

Normative Rilevanti per Indumenti Alta Visibilità

Oltre alla UNI EN ISO 20471, il Decreto del Ministero del Lavoro e delle Politiche Sociali del 22 Gennaio 2019 stabilisce le procedure per la segnaletica stradale nelle attività lavorative in presenza di traffico veicolare. Questo decreto richiede che i datori di lavoro forniscano giubbotti alta visibilità e altri DPI appropriati dopo una valutazione del rischio. Tutti i lavoratori devono essere formati sull’utilizzo e sulla manutenzione dei propri indumenti alta visibilità. Il Decreto Legislativo n°81 del 2008, nel Titolo III, disciplina l’utilizzo delle attrezzature di lavoro e dei DPI, compreso l’abbigliamento alta visibilità. Se non si possono evitare i rischi, l’uso del DPI diventa obbligatorio.

Classificazione degli Indumenti Alta Visibilità

La norma UNI EN 20471:2017 suddivide gli indumenti alta visibilita in tre classi di sicurezza, basate sulla quantità di materiale fluorescente e retroriflettente utilizzato.

• Classe 1: Livello minimo di protezione, per capi come pantaloni e gilet utilizzati in situazioni a basso rischio. Richiede 0,14 m² di materiale fluorescente, 0,10 m² di materiale retroriflettente e almeno 2 metri di nastro riflettente largo 5 cm.

• Classe 2: Livello intermedio, per giubbotti alta visibilità e altri indumenti utilizzati su strade urbane ed extraurbane con velocità dei veicoli fino a 60 km/h. Richiede 0,50 m² di materiale fluorescente, 0,13 m² di materiale retroriflettente e 2,60 metri di nastro riflettente.

• Classe 3: Livello massimo di protezione, per capi come salopette, tute e giacche lunghe, utilizzati su strade con velocità superiori a 60 km/h. Richiede 0,80 m² di materiale fluorescente, 0,20 m² di materiale retroriflettente e 4 metri di nastro riflettente.

Requisiti per l’Abbigliamento Alta Visibilità

Gli indumenti ad alta visibilità devono possedere anche altre caratteristiche, per garantire a chi li indossa la massima protezione, tra queste abbiamo:

• la resistenza. Chi indossa questi DPI solitamente lavora all’aperto in presenza di condizioni climatiche difficili;
• la riconoscibilità. Il nastro riflettente deve essere posizionato su tutti i lati dell’indumento per permetterne la totale distinguibilità in qualsiasi condizione atmosferica.
• l’integrità funzionale. La presenza di loghi o altri elementi grafici non deve intaccare la funzionalità pratica dell’indumento. Il logo è sconsigliato, o se apposti, la loro posizione deve essere ben valutata. Non devono essere posizionati sopra il nastro riflettente e, qualora succedesse, la superficie andrebbe detratta dal conteggio totale del materiale utile nella stessa misura stabilita dalla classe di appartenenza.
• la visibilità. Per garantire la completa visibilità del lavoratore, le bande riflettenti devono essere apposte sulle estremità degli arti.
• la marcatura deve essere presente su tutti gli indumenti ad alta visibilità. La marcatura fornisce le informazioni di cui necessitano sia il lavoratore che il datore di lavoro.
• le istruzioni per l’uso dell’indumento. Non possono mancare le indicazioni e i suggerimenti per indossare e pulire il Dispositivo di Protezione Individuale.

La marcatura

Sugli indumenti ad alta visibilità deve essere presente una marcatura che fornisce tutte le informazioni necessarie al lavoratore e al datore di lavoro. Queste informazioni sono:

• La classe di appartenenza del capo.
• Il numero di cicli di pulizia a cui l’indumento può essere sottoposto: come trattare il DPI in fase di lavaggio e di stiratura e il numero massimo di cicli di lavaggio che può sostenere.
• Il produttore (nome, marchio o identificazione del rappresentante autorizzato).
• Il nome commerciale del prodotto o il suo codice identificativo.
• La taglia.
• La citazione della norma di riferimento, cioè la EN 471.
• La marcatura CE.

Nelle istruzioni per l’uso del capo sono presenti le indicazioni su come indossarlo e altri suggerimenti per la sua pulizia e manutenzione.

Manutenzione degli Indumenti Alta Visibilità

La corretta manutenzione degli indumenti ad alta visibilità è fondamentale. Tenerli sempre puliti, eliminando le macchie di sporco e osservando attentamente le istruzioni fornite dal fabbricante, è fondamentale per preservarne l’efficacia. Un trattamento errato, così come un prodotto pulente troppo aggressivo, rischiano di compromettere in breve tempo l’effetto riflettente e rifrangente del DPI. Sull’etichetta deve essere indicato anche il numero di lavaggi massimo che il dispositivo può sopportare.

Consigli per l’Uso degli Indumenti Alta Visibilità

Ma come indossare un capo ad alta visibilità? Ecco i consigli di Unisafety:

• Chiudi sempre la giacca per assicurarti la massima visibilità e ridurre il rischio di incidenti;
• Pulisci e mantieni il tuo capo da lavoro al massimo della sua efficacia;
• Non arrotolare le maniche o il bordo dei pantaloni, né altera le sezioni fluorescenti o riflettenti degli indumenti! Potresti intaccarne la classe di visibilità.

Vuoi saperne di più? Leggi il nostro approfondimento riguardo le normative e la sicurezza sull'abbigliamento ad alta visibilità.

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