Guanti monouso: perché sono indispensabili in molti settori e come scegliere quelli giusti

I guanti monouso sono dispositivi di protezione individuale (DPI) fondamentali in numerosi ambienti professionali. Dalla sicurezza alimentare ai laboratori scientifici, passando per l’industria chimica e farmaceutica, offrono una barriera efficace contro le contaminazioni, gli agenti patogeni, le sostanze chimiche e gli allergeni. Ma non tutti i guanti sono uguali, ed è essenziale scegliere il modello giusto in base all’ambiente di utilizzo.

Perché usare i guanti monouso: vantaggi concreti

L’uso dei guanti monouso in determinati ambienti lavorativi, offre molteplici benefici, che partono dalla prevenzione delle contaminazioni e una barriera igienica.

Vediamoli più nel dettaglio.

Prevenzione delle contaminazioni

I guanti monouso rappresentano una protezione fondamentale contro le contaminazioni. Impediscono il contatto diretto delle mani con alimenti, farmaci e superfici, riducendo in modo significativo il rischio di trasmissione di agenti infettivi. Si rivelano così una barriera igienica efficace, capace di bloccare batteri, virus, sostanze chimiche e altre impurità.

Protezione immediata e localizzata

Oltre a questo, offrono una protezione immediata e localizzata nelle attività brevi e ripetitive. Grazie alla loro struttura, riducono l’esposizione diretta a sostanze potenzialmente pericolose, garantendo un livello di sicurezza rapido e pratico, senza compromettere la produttività.

Igiene monouso

Essendo progettati per un unico utilizzo, eliminano completamente il rischio di contaminazioni incrociate. Questo li rende indispensabili in contesti dove è richiesta la massima igiene, come il passaggio tra diversi strumenti, ambienti o persone. Ogni utilizzo è garanzia di pulizia e protezione.

Comfort e tattilità

Il comfort e la tattilità sono un altro punto di forza. Grazie alla vestibilità aderente e allo spessore sottile, i guanti assicurano sensibilità al tatto e destrezza nei movimenti. Ciò consente di lavorare con precisione anche per periodi prolungati, mantenendo al contempo un buon livello di comfort.

Massima praticità d’uso

Infine, la loro praticità li rende insostituibili: essendo monouso, non richiedono manutenzione o sanificazione dopo l’impiego. Questo garantisce un’igiene immediata e semplifica le procedure operative. È per questo che in numerosi settori i guanti monouso risultano davvero indispensabili.

Criteri fondamentali per la scelta dei guanti monouso

Quando si selezionano guanti monouso per contesti professionali, è importante considerare criteri specifici che incidono direttamente su sicurezza, igiene e funzionalità. Materiale, spessore, lunghezza del polso e livello di qualità accettabile (AQL) sono parametri che determinano le prestazioni del guanto e ne definiscono l’idoneità nei diversi ambienti di utilizzo.

Vediamo più nel dettaglio quali caratteristiche è necessario tenere d’occhio e ci permettono di fare una scelta responsabile.

Materiale dei guanti monouso

Per scegliere il guanto monouso più adatto, il primo aspetto da considerare è il materiale. Ogni tipologia offre caratteristiche specifiche di resistenza, comfort e utilizzo, che lo rendono ideale in contesti differenti:

  • Nitrile: offre un’eccellente resistenza chimica a oli, solventi, grassi e sostanze aggressive, non contiene lattice (quindi riduce il rischio di allergie) e garantisce buona durata e resistenza a perforazioni.
  • Lattice: molto elastico e aderente, assicura un’ottima sensibilità tattile, ideale per manipolazioni di precisione, ma può causare reazioni allergiche nei soggetti sensibili.
  • Neoprene: unisce versatilità e resistenza a un’ampia gamma di sostanze chimiche, con buon comfort anche in usi prolungati; indicato in ambienti sanitari e chimici.

Spessore dei guanti monouso

Un altro criterio fondamentale nella scelta dei guanti monouso è lo spessore. Da questo parametro dipendono sensibilità tattile, destrezza e livello di protezione, variabili in base al tipo di attività da svolgere:

  • Sottile (0,07–0,12 mm): garantisce elevata destrezza e tattilità, perfetto per attività di precisione come analisi di laboratorio, ispezioni o manipolazioni delicate.
  • Medio (0,13–0,18 mm): bilancia protezione e sensibilità, indicato per uso prolungato in ambito alimentare o sanitario.
  • Elevato (>0,19 mm): fornisce una protezione superiore contro sostanze chimiche aggressive e rischi meccanici, ideale in contesti industriali e chimici.

Lunghezza del polso adatta dei guanti monouso

La lunghezza del polso è un elemento che incide direttamente sul livello di protezione offerto dal guanto. In base al contesto di utilizzo, si può optare per soluzioni standard o allungate, a seconda del grado di rischio presente:

  • Standard (240–260 mm): adatta alla maggior parte delle attività dove il rischio di schizzi è minimo.
  • Allungata (300–400 mm): ideale per ambienti ad alto rischio come laboratori BSL-3/BSL-4, manipolazione di sostanze chimiche corrosive o lavorazioni alimentari dove serve protezione fino all’avambraccio.

AQL (Livello di Qualità Accettabile)

Infine, un parametro spesso sottovalutato ma fondamentale è l’AQL (Livello di Qualità Accettabile). Questo valore indica la percentuale massima di guanti difettosi tollerata in un lotto e definisce il grado di sicurezza e affidabilità del prodotto:

  • Indica la percentuale massima accettabile di guanti difettosi in un lotto.
  • AQL 0,40 o 0,65: livelli molto bassi che garantiscono un’eccellente protezione da microforature e difetti, fondamentali in ambito medico, farmaceutico e laboratorio.
  • AQL 1,5: standard comune per uso generale e ambienti a rischio moderato.

A ogni industria il guanto più adatto

La scelta del guanto monouso varia sensibilmente in base al settore di applicazione. Ogni industria presenta rischi, normative e necessità operative specifiche che richiedono soluzioni mirate, in grado di garantire sicurezza, comfort e prestazioni. Dall’alimentare ai laboratori scientifici, fino all’industria chimica e manifatturiera, individuare il modello corretto significa assicurare protezione efficace, ridurre i rischi e migliorare l’efficienza del lavoro quotidiano.

Guanti monouso per l’industria alimentare

Nel settore alimentare, i guanti monouso devono offrire una doppia protezione: da un lato evitare contaminazioni degli alimenti, dall’altro proteggere l’operatore da rischi biologici o chimici. È fondamentale che siano conformi al regolamento CE 1935/2004 e offrono comfort anche per un uso prolungato.

Consigliati da Unisafety:

All’interno del nostro shop potete trovare un’accurata selezione di guanti perfetti per il settore alimentare, tra i quali vi consigliamo i seguenti:

  • TouchNTuff 92-600 – Guanto in nitrile senza polvere, particolarmente adatto per alimenti secchi, grassi o oleosi. Offre un’ottima combinazione di resistenza chimica e sensibilità tattile.
  • Microflex 92-134 – Guanto leggero e resistente, ideale per lavorazioni alimentari frequenti. Garantisce una buona presa, è privo di lattice e approvato per il contatto diretto con alimenti.

Scienza della vita e laboratori

In laboratori di ricerca, biochimica, diagnostica o ambienti farmaceutici, il rischio di esposizione ad agenti biologici, virus, sostanze chimiche sterili e microrganismi pericolosi è elevato. In questi contesti, i guanti monouso devono fornire una protezione avanzata e prolungata, mantenendo la tattilità e riducendo il rischio di microforature grazie a un AQL (Acceptable Quality Level) controllato.

I criteri fondamentali includono:

  • Protezione contro agenti patogeni (virus, batteri, colture cellulari);
  • Alta resistenza chimica e meccanica, anche per uso in ambienti BSL 2-3;
  • Conformità alla norma EN ISO 374-5 per rischio biologico;
  • Comfort e vestibilità durante manipolazioni prolungate e ripetitive.

Prodotti consigliati su Unisafety:

  • NeoTouch 25-101 – Guanti in neoprene senza polvere, privi di lattice, ideali per ambienti sterili e manipolazioni chimico-biologiche. Offrono un’ottima resistenza agli acidi e comfort superiore anche per uso continuativo.

Guanti monouso nell’industria chimica e nella meccanica

La manipolazione quotidiana di sostanze chimiche aggressive (acidi, solventi, oli, disinfettanti industriali) comporta rischi elevati per la pelle, tra cui ustioni chimiche, assorbimento percutaneo e reazioni tossiche. La protezione delle mani deve quindi essere altamente resistente, ma anche flessibile e confortevole, per mantenere la produttività e ridurre l'affaticamento.

I guanti ideali per questi ambienti devono:

  • resistere alla permeazione di sostanze chimiche per lunghi periodi;
  • garantire aderenza e sensibilità tattile, anche in ambienti umidi o oleosi;
  • presentare AQL molto basso, a prova di microforature;
  • avere una struttura multistrato per proteggere da solventi, acidi e basi

Prodotti consigliati su Unisafety:

  • Microflex 93-260 – Guanto rivoluzionario a 3 strati (nitrile e neoprene), con spessore sottile (0,19 mm), AQL 0,65 e polso lungo 300 mm. Offre protezione avanzata contro un’ampia gamma di sostanze chimiche (esano, metanolo, acido solforico), mantenendo tattilità, comfort e vestibilità ottimale anche in operazioni di precisione
  • Guanti in nitrile 3D Full Grip N85 - Guanti in nitrile 100% Latex Free, di colore arancione con superficie esterna 3D FULL GRIP per massima aderenza. Senza polvere per ridurre il rischio di dermatiti e contaminazioni. 

Smaltimento corretto dei guanti monouso

Lo smaltimento dei guanti monouso costituisce una componente cruciale nella gestione dei DPI, perché implica aspetti operativi, igienici e ambientali di rilevanza strategica. Indipendentemente dal materiale (lattice, nitrile o vinile), questi dispositivi non sono riciclabili e non dovrebbero essere conferiti nei flussi della plastica, poiché contengono additivi – come acceleranti, stabilizzanti e vulcanizzanti – che ne ostacolano la riciclabilità.

Anche se il lattice è di origine naturale, la sua lavorazione lo rende non idoneo al recupero meccanico e deve dunque essere conferito nella frazione secco indifferenziato. Lo stesso vale per i guanti in nitrile e vinile, essendo composti da materiali sintetici che non possono essere destinati al riciclo.

Uso specifico e contesti a rischio

In ambito industriale o sanitario, quando i guanti vengono a contatto con agenti chimici, sostanze potenzialmente infettive o superfici contaminate, è necessario adottare sistemi di raccolta separati. In questi casi vanno utilizzati contenitori dedicati ai rifiuti non riciclabili o, se previsto dalle procedure interne, a quelli per rifiuti sanitari, con successivo trattamento o incenerimento autorizzato. Negli altri contesti d’uso, privi di contaminazioni particolari, resta valida la regola generale di conferirli nell’indifferenziato.

Procedure operative di smaltimento

Per gestire correttamente il fine vita dei guanti monouso, è opportuno predisporre contenitori dedicati in ogni reparto, chiaramente segnalati e facilmente accessibili. I sacchi devono essere resistenti, chiusi ermeticamente ed eventualmente doppi in caso di guanti contaminati.

Le aziende hanno il dovere di formare il personale per garantire procedure uniformi e ridurre errori di conferimento. Dopo lo smaltimento, l’igienizzazione delle mani resta una buona prassi, in linea con i protocolli di sicurezza aziendali.

Conclusioni

La scelta di guanti monouso adeguati a seconda dell’industria di riferimento è fondamentale: un guanto corretto protegge l’operatore dai rischi biologici, chimici e meccanici, salvaguarda l’ambiente di lavoro da contaminazioni indesiderate e contribuisce a mantenere elevati standard qualitativi nelle lavorazioni quotidiane.

Valutare con attenzione parametri come materiale, spessore, lunghezza del polso e livello AQL significa selezionare una protezione su misura per ogni contesto operativo, riducendo al minimo gli imprevisti. Un guanto ben scelto, infatti, non solo limita i rischi, ma migliora comfort, precisione ed efficienza, rendendo più sicuro e produttivo l’intero processo lavorativo.

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