Abbigliamento da lavoro e DPI: differenti tipologie per differenti professioni
Leggi di piùDal 2016 il rumore nocivo è stato ufficialmente riconosciuto come pericolo irreversibile per la salute nell'ambito del Regolamento 425/2016, che elenca i requisiti per la progettazione e la fabbricazione dei DPI per la protezione acustica. Ciò di fatto colloca la protezione dell’udito nella stessa categoria di alto rischio della protezione delle vie respiratorie e della protezione anticaduta.
L'ipoacusia improvvisa è un calo dell'udito che si verifica in maniera rapida, spesso in poche ore o in alcuni giorni. Le cause possono essere di varia natura: infezioni, traumi acustici o disturbi vascolari. È considerata una condizione medica di emergenza e richiede immediata attenzione specialistica. La maggior parte dei casi di deficit uditivo improvviso è di origine virale e i soggetti con gradi lievi di ipoacusia improvvisa guariscono. Il trattamento per l’improvvisa perdita dell'udito, soprattutto quando la causa è sconosciuta, è di solito a base di steroidi, che agiscono riducendo l'infiammazione, diminuendo il gonfiore e aiutando l'organismo a combattere la malattia. In ogni caso è bene ricordare che è sempre opportuno verificare ciascun caso specifico con il medico.
L'altra condizione è l’ipoacusia graduale, quella causata dall'invecchiamento o dall'esposizione cronica a forti rumori per molti anni.
L'ipoacusia è la riduzione parziale o totale della capacità uditiva. Può essere graduale o improvvisa e può colpire una o entrambe le orecchie. Di seguito andiamo ad approfondire questo problema, suggerendo alcune linee guida per scegliere il dispositivo di protezione per le orecchie più adeguato. Esistono tre tipologie di ipoacusia:
L’ipoacusia trasmissiva o conduttiva è un disturbo che si verifica quando le onde sonore non sono trasmesse correttamente attraverso l'orecchio esterno o medio. Le cause possono includere infezioni, blocchi del condotto uditivo o problemi alle strutture ossee dell'orecchio medio. In questo caso è essenziale rivolgersi a uno specialista, considerando sempre che la protezione può aiutare a prevenire infezioni o ulteriori traumi.
È una forma di perdita dell'udito neurosensoriale: nonostante l'orecchio interno funzioni correttamente, il problema risiede nella percezione dei suoni nel cervello. I sintomi dell’ipoacusia neurosensoriale possono includere difficoltà a seguire conversazioni in ambienti rumorosi, suoni che sembrano ovattati o un fischio costante (acufene). È importante monitorare questi segnali e consultare uno specialista se si presentano questi sintomi. Si parla di ipoacusia neurosensoriale bilaterale, spesso collegata all’avanzare dell’età, quando ci sono danni ai nervi uditori di entrambe le orecchie. Anche qui, la prevenzione con DPI adeguati è cruciale.
Secondo i dati riportati dall'Agenzia Europea per l’Ambiente (AEA), che si occupa di sicurezza e salute sul lavoro, ben 40 milioni di lavoratori in Europa sono soggetti a rumori forti e sono costretti ad alzare la voce al di sopra dei normali standard di conversazione.
In Italia, l’inquinamento acustico rappresenta la terza causa di malattia professionale denunciata all’Inail. Secondo i dati INAIL, nel 2022 sul territorio nazionale ci sono state oltre 4.000 denunce legate ad infortuni sul lavoro che hanno interessato l’apparato uditivo.
La Direttiva 2003/10/CE e il decreto legislativo italiano attuativo 81/08, definisce l'obbligo di valutazione del rischio da esposizione a rumore e prevede l'uso obbligatorio di dispositivi di protezione. Tuttavia, la situazione non è ancora pienamente sotto controllo. Sappiamo bene come l'esposizione prolungata a rumori sopra gli 85 dB possa causare danni irreversibili come perdita dell'udito e acufeni. A livello preventivo è altamente consigliato usare i DPI anche per valori inferiori a 85 dB.
La complessità della situazione viene accentuata dalla variabilità dei livelli di rumore tra ambienti diversi e persino all'interno delle stesse aree lavorative. È importante considerare che non esiste una soluzione universale per la protezione dell'udito; i DPI variano in base alla tipologia e all'adattabilità. In alcuni contesti lavorativi, una tipologia di dispositivo può essere preferibile rispetto ad un'altra. Oltre a garantire un adeguato livello di attenuazione del rumore, è di importanza fondamentale che il dispositivo di protezione si conformi perfettamente alle caratteristiche individuali del canale uditivo. Pertanto, incoraggiamo a effettuare una scelta informata con il supporto dei consulenti esperti di Unisafety.
A livello clinico l’ipoacusia viene classificata in 4 categorie:
Indipendentemente dall’origine del problema e dalla sua severità, si parla di ipoacusia professionale da rumore come di esposizione prolungata a rumori forti sul lavoro. Si tratta di un disturbo che può avere un notevole impatto sulla qualità della vita, ma molti se ne accorgono quando ormai è troppo tardi. Ecco perché, per chi lavora in ambienti rumorosi, la prevenzione antirumore è fondamentale.
Quando si parla di malattie professionali come la perdita dell'udito è importante avere piena consapevolezza dei rischi legati all'ambiente in cui si opera. Molti lavoratori fanno uso di livelli di protezione non adeguati, che non riescono ad attenuare in maniera sufficiente il rumore al quale sono sottoposti. Il datore di lavoro o il responsabile della sicurezza deve provvedere periodicamente a:
Il lavoratore, a sua volta è tenuto a:
Sebbene l'ipoacusia non sempre sia reversibile, ci sono rimedi che possono aiutare a gestire la condizione: apparecchi acustici, impianti cocleari e terapie di riabilitazione. La prevenzione resta comunque il migliore approccio.
L'acquisto di otoprotettori (tappi) e cuffie auricolari di qualità è un investimento nella salute uditiva. Nel prevenire i danni all'udito, diventa cruciale la scelta, oltre che del dispositivo, anche del venditore. Il nostro consiglio è quello di affidarsi esclusivamente a rivenditori seri e affidabili, che vendono prodotti certificati, che rendano reperibili tutte le documentazioni. Unisafety, affiancata dall'esperienza decennale di Unigum, propone un assortimento di qualità, scegliendo accuratamente solo tra i migliori produttori presenti sul mercato.
Il marchio 3M offre una vasta gamma di soluzioni per la protezione dell'udito. Esistono diverse tipologie di dispositivi per la protezione delle orecchie: inserti auricolari, inserti auricolari con archetto, cuffie e cuffie per elmetto. La scelta del corretto dispositivo deve prendere in considerazione:
Inserti auricolari, otoprotettori, cuffie auricolari e altre soluzioni vengono adottate considerando fattori come il livello di rumore, l'ambiente di lavoro, le esigenze individuali.
Vediamo qualche esempio.
I classici inserti 3M E-A-R con cordino sono realizzati in morbida schiuma di poliuretano che si adatta comodamente all'orecchio. Modelli come gli E-A-Rsoft Yellow Neons offrono alti livelli di attenuazione del rumore, fino a 36dB. Sono lavabili e riutilizzabili, riciclabili a fine ciclo.
Gli otoprotettori con archetto sono una soluzione comoda per chi ha bisogno di una protezione stabile ma non vuole impedimenti o pericoli legati al cordoncino. L’archetto si può allacciare dietro la nuca o sotto al mento, è realizzato in materiali plastici e si adatta alla testa mantenendo la pressione costante, seguendo i movimenti degli ossi cranici e della mandibola.
Sistemi di protezione più avanzati come le cuffie auricolari 3M PELTOR consentono un’ampia fascia di protezione. A livello di attenuazione del rumore si va da -26dB a -37dB, alcuni modelli forniscono protezione a bassa impedenza per permettere la comunicazione.
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